Cristoforo Baseggio vs. Benito Mussolini

Cristoforo Baseggio (BNID0029) was involved in politics. A disagreement with the later Italian dictator Benito Mussolini lead to a duel in 1921. As the tyrant's wife states in her memories "Benito il mio uomo", it was his first ever duel. They fought with swords and the duel was stopped after Cristoforo had injured Mussolini's little finger...
La prima volta che Benito si batté a duello, gli comperai una camicia nuova e mi presi un grosso spavento. Quei padrini vestiti di nero come se andassero a un funerale, quell'aria di opprimente congiura che circondava l'incontro e quei misteriosi preparativi mi tennero sveglia per tutta la notte. Tanto più che mio marito non sapeva usare la spada e aveva dovuto prendere, in fretta e in furia, qualche lezione dal maestro Ridolfi. In seguito, però, egli divenne bravissimo a tirare di scherma. Diceva che era un riposo per lui, un piacevole svago, e io ribattevo, preoccupata, che avrebbe potuto scegliere uno sport un pò meno pericoloso e un pò più a buon mercato. Non si deve credere, infatti, che i duelli costassero poco. Bisognava pagare il medico, il "piantone" di guardia e ricompensare i padrini con un regalo, per il loro disturbo. Inoltre si poteva finire in prigione perché la legge italiana non ammetteva il duello: come adesso, del resto.

Benito ebbe una quantità di processi per questa mania di risolvere a sciabolate ogni litigio con i suoi più accaniti nemici. (Ed erano tanti, anche in quell'epoca). Le elezioni politiche del 1921 avevano riscattato il fiasco del '19 e mio marito, eletto deputato, aveva cominciato a fare la spola fra Roma e Milano: c'era molto lavoro, alla Camera, e di tanto in tanto doveva fare anche qualche discorso. Intanto continuava a scrivere i suoi articoli aggressivi. Essi suscitavano continue polemiche e si concludevano spesso con una sfida in piena regola. Questi scontri, però, diventarono cosi frequenti che non mi facevano più impressione. L'unica che non riusci mai ad abituarsi fu la mia povera mamma e ogni volta dovevo ricorrere a cento astuzie per tenerla all'oscuro di tutto. Dopo il primo duello, con il colonnello Baseggio, Benito tornò a casa con un gattino randagio che aveva trovato per strada. Mi disse che gli aveva portato fortuna ed ebbe sempre una particolare predilezione per i gatti di qualsiasi specie. (From "Benito il mio uomo" by Rachele Mussolini, p. 72f.)